Chiama Angeli

Esistono tante leggende che spiegano la provenienza e la nascita della tradizione del chiama angeli.

In Messico era abitudine regalare alle donne incinta come buon auspicio un gioiello (la Bola Messicana) composta da una sfera contenente uno xilofono che ad ogni movimento emetteva un dolce tintinnio che si credeva potesse essere udito dal bimbo ancora nel pancione.

La leggenda che a noi piace di più, però, narra che, migliaia di anni fa gli esseri umani vivessero a contatto con i loro angeli custodi. Costretti, per cause legate al peccato originale, a vivere separati gli angeli crearono per loro questo speciale gioiello. Nel caso in cui si fossero trovati in difficoltà o pericolo avrebbero potuto agitare il pendaglio e il loro angelo custode sarebbe accorso loro vicino.

Ogni gioiello era pertanto strettamente personale e in grado di connettere ogni umano al suo angelo.

Le donne incinte potevano usare il richiamo per se stesse o per il bimbo che portavano in grembo, dal momento che fino al parto avrebbero condiviso lo stesso angelo custode. Dopo la nascita avrebbero potuto decidere se tenere il chiama angeli per se o donarlo al proprio piccolo.

La scienza moderna ha confermato il fatto che i bimbi, già a 16-20 settimane sono in grado di distinguere i suoni. Il tintinnio del chiama angeli, che il piccolo sentirà durante la gravidanza, sarà familiare una volta venuto alla luce e lo aiuterà a meglio regolare il ritmo del sonno-veglia.

Questo gioiello è comunque adatto a tutti, dal momento che il suono dello xilofono è rilassante, rassicurante e trasmette serenità.